News

Novità e approfondimenti a cura della Dott.ssa Tumminia

Amori virtuali: l’amore nell’epoca di Facebook

Non ci credereste mai ma… sembra che siano gli amori più duraturi e felici (non in tutti i casi)

Se ci si pensa bene, gli studi ed i risultati delle ricerche condotte all’ Università di Chicago sugli amori nati in Internet non dovrebbero nemmeno stupirci più di tanto: pare che le coppie nate tramite l’online siano addirittura più solide e felici di quelle comunemente “sbocciate” nei tradizionali ambienti offline….

Perche’ questo fenomeno, ad oggi da molti malvisto , si fonda su criteri di ovvietà ?

Analizziamo insieme alcuni punti fondamentali:

  1. Non c’e’ subito la possibilità di entrare in contatto fisico diretto con la persona che cattura la nostra attenzione. Siamo costretti a concentrarci su altro, sul dialogo , ad esempio, tramite un crescendo di rivelazioni circa la sinergia di pensiero, interessi, modalità e stili di vita consimili , trovandoci quasi inconsapevolmente a creare un’intimità verbale e di intelletto che diviene più significativa del bisogno di contatto fisico, anteponendo affinità elettive a quelle   sessuali: anche il più incallito playboy , non potendo “toccare fisicamente” la preda, potrebbe vedersi stupito nel lodarne ed apprezzarne il cervello:. Forse il virtuale potrebbe addirittura migliorare certi tipi di personalita’….costringendoli alla PAZIENZA per forza di cose??
  2. Nonostante ci si ostini a pensare che in rete sia “tutto finto” molte volte, invece, si è più veri: è molto più semplice “rompere il ghiaccio”, abbreviando il tempo del “racconto di se’” ( che comunque va modulato gradualmente per permettere tramite il “botta e risposta” di intuire intenzioni, problematiche , situazioni di vita reali dell’altro tramite un’attenta osservazione – che però non tutti sono in grado di fare ). In poche parole si perde l’inibizione permettendo trasparenza nell’esposizione di se’
  3. Si crea familiarità : ci vuole tantissimo tempo nell’offline, molto meno nella comunicazione on line.

 

Conosco almeno tre coppie che si sono conosciute, fidanzate e poi sposate tramite, prima, incontri avvenuti online; mi colpisce una frase riportata , identica, dai vari componenti delle coppie: “ quando poi ci siamo visti “dal vivo” mi sembrava di conoscerlo da sempre, è come se avessimo risparmiato tempo in un pezzo di conoscenza già avvenuto”….ed in effetti è proprio cosi, la persona sarà vissuta come già conosciuta, in parte, manca solo la magia dell’incontro…

In quali casi andrà male e quali situazioni di pericolo….

Per chi deciderà di sconfinare dal rapporto online ed arrivare a proporre una frequentazione in presenza, l’alchimia creata sul mondo virtuale andrà verificata in quello reale, vero banco di prova dell’affinità dei potenziali partner, esiste un meccanismo che , se non considerato, con alta probabilità farà “scoppiare in fretta la coppia” ( a meno che l’impegno a volersi non abbia la meglio….) : L’IDEALIZZAZIONE VIRTUALE “ESTREMIZZATA”…. Prevenirla significa rendersi conto e non perdere mai di vista, durante gli scambi online, che ognuno nella fase del “corteggiamento” tende a voler mostrate il meglio di sé , estremizzato, non per responsabilità sola dell’altro ma anche nostra nel contatto “online”,  sognando la “favola” del principe /principessa perfetto/a  come lo schermo ci aiuta a fantasticare. Rimanere in un esame di realtà fin da subito , aiuta ad aspettarsi di incontrare un essere umano fallibile , con pregi e difetti, non una divinità inesistente…..

Questo è il motivo per cui mai e poi mai ci si deve presentare ad un primo appuntamento “al buio”,  L’IDEALIZZAZIONE dell’altro avvenuto tramite il virtuale ( appositamente  indotta, nei casi di “truffa espositiva”, una sorta di “fake di sé stesso” nella  potenziale vittima dal “furbetto virtuale”) può portare a non riconoscere situazioni di pericolo .  Sempre l’ “affascinante soggetto parzialmente misterioso” va incontrato in un territorio familiare, alla luce del sole, con molta gente intorno.

Lo stato d’animo più frequente nel post- pandemia : “ il LANGUISHING” ( NON è depressione ma senso di vuoto/disorientamento)

Lo dice la parola stessa  , “LANGUISHING” , “languire” , termine coniato e reso noto dal New York Times,

Il PARTNER “ PER TUTTA LA VITA ”: come si sceglie? Aiutati con la “Psicologia del Paradosso”

È frequente durante i percorsi di crescita personale e/o di psicoterapia,

Disturbi del sonno (in aumento in pandemia): l’importanza dell’orario notturno in cui ti svegli, significato e rimedi (senza farmaci!) secondo la medicina cinese: ascolta il tuo corpo

Appassionata come sono della filosofia di vita e pensiero orientale , mi trovo spesso a studiare e documentarmi  su testi …