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Novità e approfondimenti a cura della Dott.ssa Tumminia

La “PSEUDOLOGIA FANTASTICA”, un altro modo per definire la “sindrome del BUGIARDO PATOLOGICO” o MITOMANIA

I dubbi che più frequentemente ci si sente porre parlando di bugiardi patologici riguardano l’intenzionalita’ o meno di mentire deliberatamente e perché adottino questo comportamento.

Chi è il bugiardo patologico?

È solitamente un soggetto molto intelligente, colto, con un’istruzione medio elevata ,in grado di riuscire a creare e ricordare storie molto elaborate e strutturate , piene di particolari falsi od enfatizzati nella realtà d’essere od, addirittura, intere storie relative alla propria ( ma anche altrui) vita completamente frutto di meditata fantasia. Rende credibile per l’esterno il racconto fatto, la coerenza  nei particolari e nel passaggio crescente e concatenato dei contenuti , abilmente tenuti a mente anche per mesi od anni , costruendosi in questi soggetti una sorta di “memoria della menzogna”.

Cosa inventa il mitomane ? Di tutto, dai piccoli particolari a cui man mano vengono aggiunte altre minuzie fino – noti sono i casi da telegiornale – ad intere carriere professionali mai esistite , lauree non ottenute,  fatti eccezionali che sfidano le leggi della fisica (  “ho scalato un monte altissimo mai affrontato da alcuno!”) e/o che denotano potere personale fisico o mentale (“ ho vinto la gara di nuoto arrivando prima tra mille” , “ ho vinto il premio intelligenza nel 2015” ) , fino ad inventare od omettere e negare  completamente storie d’amore e relazioni sessuali.

Il bugiardo patologico sa di mentire ed enfatizzare i fatti, in altri casi labile diviene il confine tra distinzione realtà e menzogna, questo si differenzia  dalla forma della  menzogna , al contrario, raccontata dallo psicotico che crede invece fermamente come reale ciò che è pura fantasia. Nonostante ciò , il mitomane sosterrà comunque le proprie ragioni con determinazione e forza qualora si arrivasse a mettere in dubbio la veridicità delle parole esposte , avendo bisogno di rimanere ancorato alla propria fantasia teatrale.

 

Perché ha bisogno di mentire ?

La PSEUDOLOGIA FANTASTICA non costituisce una patologia a se stante, ma  associata a disturbi di personalità come il disturbo dell’umore , ad esempio.

L’L’insicurezza  e l’l’insoddisfazione di fondo della propria vita porta questi individui a crearsi altre realtà .

Ciò non significa necessariamente che chi soffre di questo disturbo non abbia in realtà dei successi nella vita ma, sicuramente , laddove esistessero, non porterebbero comunque a compensare il senso di limite , inadeguatezza profondo poi illusoriamente limitato tramite una ricerca d’attenzione esagerata e pericolosa che porta a  reiterazioni in grado di modellare completamente il modo di pensare del soggetto stesso.

 

Si possono riconoscere i mitomani?

Il bugiardo patologico, difficile da individuare, presenta comunque delle modalità comportamentali relazionali tipiche, riconoscibili soprattutto se in co-presenza dimostrativa.

  • Contrariamente dal pensare del sentito dire comune, il bugiardo patologico ( rispetto a quello episodico ) , mantiene il contatto visivo sotto forma di sfida, semplicemente perché ha imparato a mentire , si trova a proprio agio, essendo diventata la menzogna la propria realtà.
  • Non sono empatici anche se sembra il contrario, pur dimostrando interesse in realtà la contrattazione verbale con l’altro è terreno ideale per aggiungere particolari falsi ulteriori al proprio racconto
  • Non mentono per convenienza , solo per il gusto di mentire e ricevere approvazione
  • Non mostrano emozioni quando parlano, nemmeno se stanno parlando di sentimenti , sono controllati per tenere il filo del discorso, restano concentrati sulle parole più che sul contenuto, unico obiettivo che hanno in realtà : colpire con il racconto
  • Ci si sente “studiati”: l’obiettivo del bugiardo patologico è farsi credere, questo è il motivo per cui starà molto attento a studiare l’interlocutore , cercando tramite i rimandi ottenuti dallo stesso di modulare l’esposizione per rendersi più affidabile .

Sono aggressivi se smascherati essendo venuto meno l’unico loro compito, farsi credere. Destrutturandosi , cercheranno tramite aggressività verbale, umiliazione dell’altro e denigrazione, di riportare attenzione verso se stesso con una nuova recita oratoria, non ritrattando né  pentendosi mai della bugia.

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